Sport e DSA
Scritto da Pamela Cappellazzi
Siamo in un’epoca in cui i nostri ragazzi non sono più abituati a correre,a sudare perchè con l’avvento dell’era informatica gran parte delle abitudini sono cambiate. E’ necessario far recuperare la pratica sportiva ai ragazzi in quanto oltre a costituire una valvola di sfogo lo sport costituisce un metodo educativo di prevenzione del disagio e di conoscenza delle proprie capacità.
I ragazzi con DSA spesso incontrano difficoltà nella socializzazione all’interno di un gruppo di pari così come nella coordinazione motoria: è quindi molto importante creare delle condizioni perchè essi possano sperimentare esperienze positive e socializzanti in contesti che siano extrascolastici e che siano di gruppo.
Un altro problema che gioca a svantaggio dei ragazzi con DSA è il fatto che per la pratica sportiva si richiede l’intervento diretto del sistema attentivo.
Gli sport situazionali (tennis, arti marziali, scherma) e quelli individuali (equitazione, atletica, danza, nuoto) meglio si addicono al recupero. In questi sport il rapporto individuale tra allievo e allenatore consente che l’allenamento sia strutturato in modo di stimolare il ragazzo raggiungere il livello massimo di attenzione e a mantenerlo. Questo è molto più difficile da realizzare negli sport di squadra dove l’allenamento deve essere studiato per l’intero gruppo e non per il singolo.
E’ bene ricordare che negli sport di squadra un bambino che ha un sistema attentivo debole (e quindi facilmente distraibile e pertanto anche emotivamente più fragile) correil rischio di essere escluso dal gioco o anche emarginato negli spogliatoi, con inevitabili ricadute sull’autostima e sul suo senso di autoefficacia.
Nella scelta dell’attività sportiva più idonea per il ragazzo occorre tenere in considerazione due criteri importanti:
- la scelta dell’istruttore è fondamentale: la sua competenza e preparazione, così come il suo carisma potranno sorpassare i limiti di ogni sport:
- la considerazione delle passioni e delle preferenze dei ragazzi che si avvicinano ad una disciplina sportiva:la spinta della motivazioni li porta ad essere protagonisti
- inconsapevoli del loro recupero.
Per i ragazzi con DSA affermarsi in una disciplina sportiva è un successo: sono ragazzi questi abituati a leggere negli occhi dei loro insegnanti la sfiducia nei confronti delle loro capacità e riuscire a “fare bene” qualcosa è una rivincita il cui valore non si può quantificare.
Questo ragazzo a fianco è un ragazzo della nostra associazione che lavora con convinzione nel nostro gruppo, ha una grande volontà nell’aiutare ragazzi che come lui devono ogni giorno fare i conti con la scuola, o meglio, già con l’edificio scolastico perchè solo la visione delle mura della scuola gli mette una tristezza che tornerebbe a casa ogni mattina, ma la sua personalità e le sue abilità esplodono quando si trova sopra i suoi sci perchè in quel momento è veramente bravo!!!!
I nostri complimenti.