FRECCIA, TARTARUGA VELOCE!
Freccia è il nome che Linda ha voluto dare alla sua bella tartaruga, nome scelto non a caso per evidenziare la sua caratteristica unica: l’essere veloce a squagliarsela. E in effetti è proprio quello che alla fine del mese di luglio è successo.
Freccia, solitamente residente nel suo bel giardino a Darfo Boario Terme (BS), era stata trasferita con tutta la famiglia in villeggiatura a Borno (BS), in località Croce di Salven.
Freccia è un esemplare di Testudo Hermanni di 44 anni che papà aveva regalato alla sua piccola Micol 44 anni fa; dopo l’entrata in vigore della Legge 150/92 sul commercio e possesso di animali in via d’estinzione il suo possesso è stato regolarmente denunciato agli uffici del corpo forestale di Stato . Dopo la nascita di Linda, figlia di Micol, la cara Freccia è passata alle amorevoli cure di Linda che non se ne separa mai, nemmeno durante le vacanze. Prima che se ne occupasse Linda la tartaruga è stata accudita per tanti anni dalla sua bisnonna, da cui la piccola ha ereditato, oltre che il nome, anche la grande passione per la natura e gli animali.
Quest’anno però Freccia è stata un po’ birichina e, approfittando di una distrazione della sua piccola amica, se l’è data a “gambe levate”: in un lasso di tempo molto limitato è sparita alla vista della piccola e inutili sono stati i tentativi dei nonni e della bimba di setacciare i prati nelle immediate vicinanze della loro casa per cercare di rintracciarla. La famiglia decide quindi di rivolgersi al corpo forestale di Stato e ne denuncia la scomparsa nella speranza che gli agenti possano ritrovare la tartaruga a cui Linda è molto affezionata.
Altra storia…Croce di Salven, giornate iniziali di un caldo agosto…il nonno di Giorgio e Paola va in giardino per fare la solita passeggiata e vedere i suoi animali che razzolano nell’aia vicino a casa e vede una bella tartaruga che sta consumando il suo pasto a base di erbette di montagna, tenere e saporite. Chiede quindi al figlio se ha acquistato una tartaruga per i nipoti… ma no, lui non ha proprio pensato a quel regalo…i suoi ragazzi hanno già un bel po’ di animali da cortile di cui occuparsi e anche delle mucche che pascolano nei prati a fianco.
Paola e Giorgio cominciano a pensare che forse quella tartaruga è di qualche bambino che sarà triste senza…chiedono al loro papà di fare qualcosa per rintracciare assolutamente il proprietario…
Il babbo, persona molto sensibile, non rimane indifferente alle richieste dei figli e comincia ad indagare presso i vicini se l’animale è di loro proprietà ma nulla, la fuggitiva non è loro.
Pensa allora di rivolgersi al corpo forestale di Stato e il 12 agosto fa la denuncia di ritrovamento ed il caso vuole che gli stessi circa 20 giorni prima avessero ricevuto denuncia di smarrimento di un animale analogo. Gli agenti contattano il nonno di Linda e lo stesso con la piccola si reca immediatamente a verificare se si tratta proprio di Freccia. È lei! La super tartaruga aveva percorso più di 500 metri lungo il pendio della montagna e si era allontanata parecchio dalla casa della sua amica Linda.
Mi viene da pensare alla canzone La Tartaruga di Bruno Lauzi che cantavo da bambina: “…come un siluro filava via, che ti sembrava un treno sulla ferrovia…”, chissà, magari era proprio di Freccia di cui narrava il cantautore?
Ho chiesto al caro nonno: “ma come l’avete riconosciuta?”, mi ha risposto: “è con noi da sempre, ha dei segni sul carapace che sono solo suoi…e poi…è maschio!”
Bella storia!
Storia a lieto fine, di un agosto strano dove la vita è sospesa e dove le persone cercano notizie positive, in un periodo di vita incerto.
Storia dell’importanza della fiducia nelle istituzioni e della promozione della legalità.
Storia del grande cuore dei bambini e dell’importanza della famiglia nella promozione dei valori quali sensibilità, correttezza e altruismo.
Storia dei nostri bimbi e ragazzi, che ci rende molto fieri di loro e storia del supporto che le loro famiglie costantemente ci danno.
Storia di Freccia, tartaruga veloce!
(di Pamela Cappellazzi)