Apprendere imparando
di Pamela Cappellazzi, tutor dell’apprendimento e socio fondatore dell’Associazione ASSOLO
Dall’anno scolastico 2012-2013 ASSOLO ha attivato un doposcuola specializzato per ragazzi con DSA e BES. Si tratta di un progetto che è improntato su un metodo di studio efficace, partendo da quelli che sono gli stili cognitivi dei ragazzi che partecipano e passando attraverso l’uso di metodi e strumenti idonei a facilitare l’apprendimento, spesso sperimentando nuove metodologie e tecnologie. I compiti assegnati a casa, spesso grande fonte di ansia e preoccupazione, diventano il mezzo per attuare la sperimentazione che porterà a costruire un metodo di studio personalizzato nella direzione dell’autonomia.
Oggi il doposcuola di ASSOLO conta 50 iscritti provenienti da tutta la Vallecamonica ma questo numero è destinato a crescere ulteriormente nei giorni prossimi. Gli studenti che accedono al progetto sono suddivisi nei diversi gradi scolastici, partendo dalla scuola primaria fino alla scuola secondaria di secondo grado; il percorso di ogni ragazzo è diverso a seconda del grado scolastico a cui appartiene.
I tutor che assistono i ragazzi sono specializzati in diverse discipline ed hanno seguito dei percorsi di formazione appositi per lavorare con i diversi strumenti compensativi disponibili sul mercato. Non solo, il tutor di doposcuola ha al suo attivo tante ore di esperienza sul campo che mette a disposizione di ogni allievo fruitore del servizio doposcuola.
Il ragazzo è seguito nel lavoro di gruppo dal tutor dell’area disciplinare che il ragazzo sceglie, in un rapporto uno a tre-quattro ( un insegnante ogni 3, 4 studenti). Ovviamente i ragazzi della scuola primaria sono seguiti da tutor specializzati nell’insegnamento elementare, mentre i ragazzi della scuola secondaria hanno a disposizione insegnanti delle materie umanistiche (lettere, filosofia, psicologia, pedagogia, latino), delle materie scientifico-tecniche (matematica,fisica, chimica, biologia, costruzioni, estimo, topografia, economia, diritto…) e delle lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco) secondo un calendario settimanale fissato. Inoltre studenti della scuola secondaria di secondo grado, a loro volta con DSA o BES, sono da supporto alle attività degli insegnanti sugli studenti della scuola primaria: l’obiettivo duplice di questa azione è da un lato quello di migliorare l’autostima dell’assistente e dall’altro quello di portare un’esperienza positiva ad esempio per lo studente del doposcuola.
Gli obiettivi che il doposcuola persegue sono i seguenti:
– instaurare un buon clima di gruppo che favorisca e potenzi le relazioni tra pari;
– puntare sulla motivazione, passando dal potenziamento dell’autostima, sviluppando un buon senso di autoefficacia per arrivare infine all’autonomia;
– migliorare le strategie di studio per favorire l’apprendimento delle discipline scolastiche attraverso nuove tecnologie e innovative metodologie;
– minimizzare i punti deboli e valorizzare i punti di forza di ogni studente.
La famiglia svolge un ruolo importante per il perseguimento di questi obiettivi. Riuscire ad ammettere di avere bisogno di aiuto è un passo molto importante che la famiglia deve compiere per aiutare il ragazzo: l’intervento dello specialista del doposcuola è mirato al raggiungimento di un obiettivo studiato specificatamente per quel preciso ragazzo, filtrato dal senso di insoddisfazione e compatimento proprio del genitore. Proprio per questo motivo l’intervento sul ragazzo è più obiettivo, più mirato al risultato e più inquadrato nella direzione del successo personale dello studente con cui si trova ad interagire.
Non solo, il tutor del doposcuola è anche una preziosa risorsa per intrattenere un rapporto di collaborazione con la scuola. Scuola e associazione condividono il percorso formativo del ragazzo ed è importate confrontarsi su metodi, strategie e strumenti adottati da entrambi, anche nella direzione della stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato), compilato dal CdC (Consigli di Classe).